domenica, aprile 10, 2016

La Pomì solleva la Champions League

MONTICHIARI (Brescia). Tutto vero, la Pomì è campione d’Europa. Urla, salti, abbracci, lacrime, sguardi increduli, emozionati e grintosi caratterizzano un dopo gara talmente intenso e suggestivo da togliere il fiato. Tutto il PalaGeorge canta “I campioni dell’Europa siamo noi”. Durante la premiazione suonano le note di “We are the champions” e il pubblico le accompagna tenendosi per mano. La consegna delle medaglie e del trofeo mandano in estasi i quasi cinquemila spettatori di Montichiari. Anche gli stranieri, uniti agli italiani da un week-end da ricordare, comunque sia andata. La coppa, in realtà una targa parallelepipeda di cristallo con una palla dentro, passa dalle mani da capitan Tirozzi a quelle del resto della squadra, dello staff tecnico e dei dirigenti. Poi viene portata sotto la curva e la passione rosa pulsa ancora con un coro per ogni giocatrice. Il match è bello e sostanzialmente equilibrato. La Pomì nelle fasi clou ha delle individualità che spiccano e che in partite come questa devono emergere e determinare il corso degli eventi. Così è. Gioco vario e fluido, attacco, ricezione e difesa distanziano le avversarie. Le turche scattano 4-6, poi le italiane irrompono 7-6 prima di andare sotto 10-14 e rimontare con Piccinini, Stevanovic e Kozuch. Il punto a punto prosegue fino in fondo, spezzettato dalle richieste di Video Challenge (tutte a favore dei richiedenti). L’ace di Hill (23-23) provoca sospiri, ma il cambio palla di Tirozzi e il contrattacco di Piccinini acciuffano il primo set. Anche nel secondo le rosa rincorrono da -2 e anche qui alla fine la spuntano. Da 5-7 balzano 9-7. Stevanovic e Tirozzi siglano il 15-10 ma il Vakif fa sentire il fiato sul collo (17-16, 20-19) e con un muro pareggia 20-20. Però due battute sbagliate pesano (24-22) e la fast di Stevanovic vale il 25-23. Si lotta palla su palla nel terzo. Tirozzi e Stevanovic marcano il primo break (11-9, 13-10) e Piccinini conferma (15-12). Istanbul si avvicina 17-16, ma è subito respinto (20-17). Nel palpitante prosieguo De Kruijf e Sloetjes rendono la vittoria più sudata (22-22) ma, dopo il 23-22 di Piccinini e l’invasione che significa match-ball, si aspetta solo che cada l’ultima palla. E con una murata da urlo la fa cadere lei, Francesca Piccinini, alla sua sesta Coppa dei Campioni dopo le cinque celebrate a Bergamo. La Picci viene inoltre premiata come miglior giocatrice della manifestazione. Nel sestetto ideale della Final Four figurano Stevanovic, Lloyd e Kozuch. Un ulteriore vanto. Il match per il terzo posto è vinto 3-1 dal Fenerbahce di Skorupa (acclamata dai suoi ex tifosi) contro il Kazan.

POMÌ CASALMAGGIORE 3
VAKIFBANK ISTANBUL 0
25-23, 25-23, 25-22
POMÌ CASALMAGGIORE: Lloyd 2, Kozuch 8, Tirozzi 11, Piccinini 14, Gibbemeyer 6, Sirressi (L), Stevanovic 13, Cambi. N.e.: Olivotto, Cecchetto (L), Ferrara, Matuszkova, Bacchi. All: Barbolini-Bolzoni.
VAKIFBANK ISTANBUL: Aydemir 2, Sloetjes 11, Orge (L), Kirdar 2, Hill 10, Rasic 7, De Kruijf 13, Gurkaynak 1, Buijs 4, Castro 7. N.e.: Akman, Akin, Aslanyurek, Cetin (L). All.: Guidetti-Morrison.
Note: spettatori 4858; durata set 32’, 30’, 33’; ace 1-3; battute sbagliate 5-11; muri 7-11

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