sabato, novembre 23, 2013

Pomì, parla il dirigente Toscani

Da Mauro Vigna, addetto stampa Pomì
Niente campionato questo week-end per la Pomì Casalmaggiore che osserverà il previsto turno di riposo. La pausa giunge in un momento molto positivo per la formazione di Alessandro Beltrami che grazie al trittico con la Unendo Yamamay Busto Arsizio (tre gare nel giro di dieci giorni tra Coppa e campionato) si è rilanciata dopo un avvio di stagione contraddistinto da due sconfitte (con Bergamo e Piacenza). Cancellare lo zero in classifica alla vigilia del riposo è stato decisamente beneaugurante per la ripresa del torneo che il 1 Dicembre vedrà la Pomì impegnata sul campo della Robur Tiboni Urbino, nella prima delle due trasferte consecutive in programma da calendario (la seconda è prevista a Frosinone con l’IHF lunedì 9 Dicembre). L’occasione è dunque propizia per analizzare questo scorcio iniziale di stagione e il recente exploit con la formazione di Busto Arsizio, lo facciamo con il dirigente rosa Luciano Toscani. “Il trittico di gare con la Yamamay – attacca Toscani – ha svelato il potenziale della nostra squadra che già con Bergamo e Piacenza si era intravisto ma che non aveva portato a risultati concreti. Gennari e Camera, arrivate nel gruppo due mesi dopo le altre per gli impegni con la nazionale, non potevano essere al massimo da subito ma il loro contributo ora comincia a vedersi. Oltretutto anche molte delle altre ragazze della squadra avevano visto la A1 solo in televisione fino alla passata stagione. Ora che il gruppo ha alle spalle un mese di lavoro al gran completo, stanno emergendo le qualità tecniche e il gran carattere di queste ragazze e del suo allenatore”. Hai avuto occasione di sederti spesso in queste gare in panchina e di essere a stretto contatto con le ragazze, che clima si respira? “Ho avuto l’onore di rappresentare in panchina la società nei confronti dei direttori di gara, delle squadre avversarie e degli spettatori. Occorre prima di tutto grande concentrazione ed attenzione a quanto avviene attorno a te, non ci si può limitare a guardare l’incontro da spettatore. Al contempo in panchina si vive la gara con intensità incredibile. La felicità sul volto di chi ha fatto punto, la delusione dopo un errore, la naturale rivalità sportiva con chi sta dall’altra parte della rete, la tensione dei mister che cercano le strategie più efficaci, le recriminazioni quando i direttori di gara prendono decisioni che non condividi, insomma un mix di emozioni e sensazioni che ti permettono di essere parte della gara, per un paio di ore l’adrenalina va a mille, impagabile…” Ora che la strada è stata tracciata come si configurano i prossimi impegni con Urbino e Frosinone? “Penso siano le gare più difficili di questo scorcio iniziale – prosegue Toscani – con Bergamo, Piacenza e Busto non avevamo nulla da perdere sapendo di affrontare autentiche corazzate del nostro campionato, ora invece dobbiamo consolidare la classifica e portare a casa dei punti. Le prossime tre gare, a Urbino e Frosinone aggiungerei anche Forlì, saranno una specie di esame di maturità per la squadra. Andiamo a giocarcele con fiducia e determinazione, sapendo che abbiamo i mezzi per venirne a capo e con la tranquillità che in caso di sconfitta avremmo comunque il tempo e la possibilità di riprenderci”. Come si vive questa esperienza nel massimo campionato nazionale al quale la società è arrivata in pochi anni dalla sua nascita, quasi bruciando le tappe? “Restiamo, prima di tutto, un gruppo di amici che condividono una passione in comune, gli stessi che hanno iniziato questa avventura cinque anni fa e molti dei quali sono stati dirigenti della società sin dai tempi della prima divisione. Ora, ovvio, tutto è più complicato, elevato all’ennesima potenza. Oggi la Vbc Pallavolo Rosa dà lavoro ad una ventina di persone con un indotto economico per il territorio significativo. Sentiamo forte la responsabilità di questo e al tempo stesso siamo orgogliosi di aver portato Casalmaggiore e il suo territorio nell’Olimpo del volley nazionale. Il nostro auspicio è che sempre più persone si appassionino a questo splendido sport, perché come diceva un tale, le passioni fanno vivere l’uomo, la saggezza lo fa solo vivere più a lungo”.

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