giovedì, settembre 26, 2013

La Pomì alla casa madre

Da Mauro Vigna, addetto stampa Pomì
La Pomì Casalmaggiore nell’impero del pomodoro. Nella mattinata odierna la formazione rosa, lo staff e la dirigenza sono stati ospiti del Consorzio Casalasco del Pomodoro di Rivarolo del Re per una visita all’azienda del main sponsor. Accolta dal responsabile commerciale Fabrizio Fichera, che ha introdotto il programma della visita ed ha fatto un excursus sull’azienda, la comitiva ha preso visione dell’attività e delle finalità della stessa in un interessante video. Dal seme, ai germogli in serra sino alla piantumazione in terra, alla sua crescita, tutti gli steps che portano ad ottenere il pomodoro sono stati minuziosamente passati in rassegna, quindi la raccolta, l’arrivo in stabilimento con il controllo di qualità, e la sua processazione sino ad ottenere il prodotto di derivazione con il successivo confezionamento. Otto minuti che bene hanno spiegato quanto lavoro ci sia dietro ad una semplice confezione di passato di pomodoro. E’ quindi toccato alla seconda carica del management dell’azienda, il direttore generale Costantino Vaia, intrattenere gli ospiti con l’ausilio di schede descrittive, sulla storia del Consorzio nato nel 1977 come cooperativa di produttori agricoli poi costituitasi in Consorzio interregionale Ortofrutticoli sino a divenire il colosso dei giorni nostri, con l’acquisizione del marchio Pomì, più di trecento aziende agricole associate, un processo di lavorazione controllato e certificato che ne fanno una delle aziende leader a livello italiano e in Europa con una elevata percentuale di esportazione in tutto il Mondo, 600 dipendenti che durante la stagionalità aumentano sino a mille unità ed una gamma di prodotti di anno in anno allargatasi dai derivati del pomodoro sino alle salse, alle zuppe ai condimenti e alle bevande. “E’ un onore ospitarvi nella nostra azienda – ha detto Costantino Vaia – e un piacere avervi illustrato qual è la nostra filosofia e quali sono i risultati ottenuti negli ultimi anni. Come i marchi che ci vedono sul mercato anche la vostra squadra rappresenta una nostra eccellenza, un elemento aggiunto di cui andiamo fieri. Ho sempre creduto nella possibilità di veicolare il nostro marchio tramite lo sport. Non c’è ambito migliore di quello sportivo, da sempre associato a salute, pulizia e passione, tramite il quale rappresentare la nostra filosofia di lavoro contraddistinto da trasparenza, semplicità e sostenibilità. La possibilità di essere al fianco di una grande realtà locale come la Vbc e di averne accompagnato negli ultimi quattro anni l’arrivo all’elite del volley nazionale ci riempie di orgoglio”. Al termine dell’intervento del direttore generale la parola è passata al Presidente della Vbc Massimo Boselli Botturi che ha parlato di forza e responsabilità “Abbiamo la fortuna di poter contare su un marchio come la Pomì che dobbiamo essere onorati di portare sulle nostre divise, questa dovrà essere la nostra forza dalla quale dovrà conseguire anche una grande responsabilità, il dovere di onorarlo non solo con i risultati sul campo ma anche con un’etichetta che possa contraddistinguerci davanti ai media, gli organi di comunicazione, i nostri tifosi e i nostri avversari”. La mattinata al Consorzio casalasco del Pomodoro si è conclusa con le foto di rito e la visita guidata allo stabilimento.

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