lunedì, gennaio 18, 2010

All Fin Cfl meno pimpante
VOLTA MANTOVANA. All Fin Cfl in tono minore quella che è scesa in campo domenica ad Ancona, ma ugualmente capace di portare a casa il successo al tie-break. Partita nel complesso poco spettacolare. La compagine collinare ha raccolto poco in attacco (30% contro 40%) e in ricezione ha faticato parecchio (52%-61%). Eppure ha vinto e 2 punti non glieli toglie nessuno. Tante grazie, comunque, ai 32 errori punto dell’Edicost (Volta 22). Se Vindevoghel non fa il fenomeno e si ferma al 28%, pur essendo la top scorer voltese, è dura chiedere brillantezza.
Il presidente Sergio Longhi si consola con la prova d’orgoglio: “La cosa migliore è stata il risultato, oro colato. Siamo riusciti a vincere grazie soprattutto ad un grandissimo cuore, perché non siamo stati brillanti e l’andamento altalenante della partita lo dimostra. Però ci abbiamo messo veramente tanta volontà, come nel quinto set, quando abbiamo cambiato campo in svantaggio, ma piano piano, con gioco corale, abbiamo ribaltato la situazione. Siamo partiti bene nel primo set, poi nel secondo abbiamo smesso di ricevere e di giocare. Sembrava proprio la classica luce spenta. Abbiamo fatto fatica a riprendere il gioco, ma ce l’abbiamo fatta e, sotto questo aspetto, siamo stati bravi. Continuiamo a fare punti – invita il patron - sperando di avere giornate più brillanti, anche se è ovvio che partite come questa possono accadere. Il risultato è importante e dà morale, non avendo giocato bene”.
Antonella Bragaglia tratteggia il bello e il brutto: “La cosa buona è che stiamo migliorando la classifica. Non abbiamo però migliorato molto il gioco, ancora poco fluido. Ci manca la perfetta affinità, giochiamo contratte e, se salta la ricezione come stavolta, diventa difficile. Loro battevano bene, forte in salto, un tipo di palla che noi fatichiamo a ricevere, perché nessuna di noi batte così e quindi – deduce la centrale - non possiamo allenarla. Abbiamo subìto più del solito in questo fondamentale. Ma dopo il viaggio ci può anche stare, magari le gambe erano un po’ bloccate. Può essere che abbia influito un po’ di stanchezza. L’Ancona ha reso bene nella correlazione muro-difesa. Non hanno fatto tanti muri diretti, ma toccavano molto ed erano più lucide rispetto a noi”. Grazie a cosa, allora, avete vinto? “Alla fine abbiamo recuperato, anche perché loro hanno sbagliato qualcosa. La palla del 25 del quarto set è stata una battuta errata, un regalo. Noi siamo state brave a rimanere attaccate al match, a continuare a fare il nostro gioco. Poi abbiamo migliorato l’impostazione a muro e siamo andate bene dove prima faticavamo”.
Mauro Masacci è scontento: “Abbiamo giocato bene il primo set, ma poi abbiamo smesso, perdendo il secondo male e il terzo giocando molto poco. Siamo riusciti ad uscire dalla buca aggiudicandoci il quarto e nel tie-break siamo stati bravi a rimanere lì. Però come gioco non ci siamo, salvo solo il primo set. Abbiamo avuto la fortuna che loro hanno mantenuto un livello di gioco simile al nostro, secondo set a parte, e questo ci ha avvantaggiato. In una giornata dove Vindevoghel ha fatto una partita sottotono, credo sia positivo esser riusciti a portare via il risultato da Ancona. Si tratta della quarta vittoria consecutiva e andiamo avanti”. L’allenatore analizza i fondamentali: “Molto male in ricezione, perché Benato è stata bersagliata e ha sofferto. Loro hanno battuto bene, ma lei ha subìto particolarmente. Poi, secondo me, anche molto male in difesa. In diagonale fuori dal muro abbiamo difeso quasi nulla. Sustring, Alessandrini e Zebi hanno spadroneggiato. Queste situazioni sommate, una legata al cambio palla e l’altra alla fase punto, hanno creato negatività. Abbiamo realizzato qualche muro quando loro hanno fatto fatica ad uscire dal muro. Questi sono stati i fondamentali peggiori. Poi – aggiunge – come sempre la nostra battuta alterna cose discrete a poca incisività”.

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