martedì, novembre 17, 2009

L'All Fin Cfl è un cantiere
VOLTA MANTOVANA. Campeggia il cartello “lavori in corso” in collina. L’All Fin Cfl, pur giocando anche meglio di altre volte, ha cozzato contro un’Aprilia che ha regalato poco e niente e che dalle situazioni di punto a punto è sempre emersa braccia al cielo. Le statistiche dicono che Zamora Gil, Corjeutanu e Cella hanno avuto fra il 34% e il 36% di realizzazione in attacco. Non percentuali monstre, però nei momenti decisivi non hanno sbagliato. Del resto, qualsiasi squadra di pallavolo sarebbe in difficoltà se non potesse contare a pieno titolo sulle due giocatrici più forti. Vindevoghel non era in serata, mentre Bragaglia non è ancora al meglio. Difficile fare di più contro la seconda in classifica, ora prima in coabitazione.
Il vice allenatore Andrea Fasani riconosce: “Aprilia è un team forte, ha importanti terminali d’attacco e un’alzatrice brava a sfruttarli. Noi stiamo provando a trovare noi stessi, a diminuire le pause e dare continuità al nostro gioco. Questo avversario non era certo il migliore per rodare i meccanismi. Noi comunque non siamo malcontenti dell’atteggiamento delle ragazze. In alcuni momenti la squadra ha dato buone risposte e ha lottato. Abbiamo appurato che possiamo attingere dalla panchina. Il rammarico maggiore, al di là del punteggio, è che vincere almeno il terzo set ci avrebbe dato una grandissima spinta. Brave loro a sfruttare quei tre palloni che hanno avuto per chiudere, non è tutto demerito nostro”.
Mauro Masacci è crudo e salva poche cose: “Quando si perde 3-0 in casa sembra da pazzi recriminare. Sicuramente potevamo fare di più. Nel secondo set eravamo sotto, ci siamo avvicinati, poi abbiamo preso un parziale di 6 punti. Nel terzo set siamo stati punto a punto e, ancora una volta, nei momenti finali abbiamo dimostrato di essere una squadra cui manca il carattere. Ci è venuto il braccino, abbiamo tirato piano qualche pallone e sbagliato battute a metà rete. Abbiamo giocatrici che nei momenti cruciali difettano di personalità, ma è ciò che stiamo dicendo da parecchio tempo. Contro l’Aprilia l’atteggiamento è stato migliore di altre volte e Lombardo ha disputato una buona partita. Tuttavia, se Vindevoghel gioca male, se le due centrali fanno fatica a fare la fast, perché Brusegan non era abituata e Bragaglia non è in condizione, si capisce che le possibilità di attaccare sono molte meno. Crepaldi inoltre era in tono minore rispetto ad altre volte e se aggiungiamo una Marinelli incerta, il quadro si chiude, considerando che affrontavamo una squadra forte. Sapevamo che era una partita complicata”. La possibilità di riaprire o quanto meno allungare il match c’è stata. “D’accordo – concede l’allenatore – nel terzo set eravamo avanti e, vincendolo, potevamo sperare di cambiare qualcosa. Però in questo momento siamo così. Non mi sento di imputare a nessuna mancanza di impegno. Purtroppo paghiamo delle carenze, a volte tecniche a volte fisiche. Vindevoghel è la prima a dispiacersi di questa situazione. In allenamento fa delle cose che non riesce a ripetere in partita. Noi dobbiamo aiutarla e lei si deve aiutare”.

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