mercoledì, novembre 04, 2009

La Piacentina ci crede
VIADANA. La Piacentina sta risalendo la china e oggi come oggi, dopo la settima giornata giocata, sarebbe fuori dalla zona retrocessione. Le due vittorie consecutive a Bergamo e in casa contro il debole San Donà hanno fatto compiere un balzo deciso verso una posizione che dia un po’ di respiro. La squadra sta inoltre facendo quadrato in merito agli infortuni che in ogni match hanno impedito di impiegare la stessa formazione. Sabato nel ruolo di libero ha giocato Pavan, perché il neo-acquisto Venturi ha avuto un problema fisico, che si somma agli infortuni di Armeti e Chiesa. Nel prossimo turno il Viadana sarà di scena a Trebaseleghe in posticipo domenicale, uno dei tanti di questa B1.
“Siamo un cantiere aperto – afferma Diego Pavan – in sette partite, quattro liberi, sette linee di ricezione diverse e noi bande sempre ruotate. Nonostante le difficoltà abbiamo vinto quando dovevamo vincere. Abbiamo invece perso contro avversarie forti, quando effettivamente ci poteva stare. Peccato per il punticino, e forse qualcosa di più, lasciato a Cagliari”. Con il San Donà non c’è stata partita. “Loro sono una squadra giovane e il match è andato bene da subito – racconta lo schiacciatore – non avevano l’esperienza e le doti fisiche per poterci impensierire. Con zero set vinti e una media di 14 punti a set, sapevamo che sarebbe stata una partita facile, però non abbiamo avuto cali ed è positivo. Vincere un parziale cedendo pochi punti significa essere concentrati, avere sempre la partita in mano e dimostrare personalità. Io libero? Cerco di farmi trovare pronto per giocare dove c’è bisogno. Uno fra me, Quartarone e Amadasi doveva fare il libero. Per domenica non si sa ancora chi giocherà. Vediamo chi recupera degli infortunati”. Così come alla promozione dalla B2 nella stagione scorsa ha contribuito la possibilità di attingere a piene mani dalla panchina, facendo spesso la differenza sulle altre équipe in lizza, alla stessa maniera in questo campionato si vuole pervenire alla salvezza sapendo di poter contare su cambi all’altezza. L’allenatore Meringolo benedice l’opportunità che, in questo senso, offre la pallavolo rispetto ad altri sport: “Io sono uno che cerca di far giocare tutti, ma non perché mi piaccia farlo in modo fine a se stesso, bensì perché servono tutti ed è giusto tenere l’intera squadra in allerta. La pallavolo permette di fare entrate e uscite senza dover condannare un atleta a non giocare più nella stessa partita. E’ uno sport che ha questo privilegio e io ho la caratteristica di usare spesso la panchina”.

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