lunedì, aprile 07, 2008

All Fin proiettata sul lavoro da fare
VOLTA MANTOVANA. La coreografia degli ultras dava la carica e il clima da big-match si avvertiva forte già durante il riscaldamento. Il risultato fra All Fin e Zoppas Spes bissa quello dell’andata. L’All Fin riceve col 69% e attacca col 38%, contro gli 81% e 42% del Conegliano. Zamora Gil è la top scorer voltese, Brakocevic con 25 punti (5 a muro) la miglior marcatrice assoluta. Molto positive Marcon e Manzano.
Daniele Rampazzo ha accettato la sfida, non si abbatte e guarda avanti: “Conegliano ha meritato, niente da dire. Abbiamo disputato una gara sempre a rincorrere. Già noi caratterialmente siamo debolucci; in svantaggio avevamo la testa bassa. Più che dall’altra parte dobbiamo guardare a noi stessi e lavorare sulle nostre carenze. Dal punto di vista tattico abbiamo fatto il nostro dovere, ma non è stato sufficiente, perché con la palla in mano eravamo noi ad avere carenze tecnico-tattiche. Nel primo set abbiamo battuto in maniera troppo facile. Nel secondo ho chiesto maggiore aggressività. Qualcosa è migliorato, ma la coperta era sempre corta, poiché mancava dell’altro: una volta il cambio palla, un’altra il contrattacco. Quando eravamo in rimonta capitava l’errore grossolano; e di questi ne abbiamo commessi un’infinità, sia di natura tecnica che tattica. In partita dovremmo essere bravi a nascondere le nostre mancanze”. La classifica non è mutata. L’allenatore abbozza un sorriso: “Ci siamo tolti il pensiero riguardo ai playoff: prima c’era una piccola speranza di evitarli, adesso sappiamo che si fanno e basta. Pensiamo a prepararli bene augurandoci di riuscire nelle prossime due partite di campionato a sistemare certe cose. Che non sono tante – sostiene il coach – e che con il lavoro possiamo migliorare. Il tempo dirà se siamo sulla strada giusta”. Terzo posto possibile? “Secondo me è dura. Ma io ai discorsi sulla bella in casa credo poco. Il Conegliano è venuto qua, in trasferta, e ha vinto 3-1. Se noi acquisiamo consapevolezza delle nostre capacità e dei nostri limiti, dentro o fuori non dovrebbe fare differenza. Almeno per me”.
Liesbeth Vindevoghel (16 punti con 3 muri, 54% su 24 attacchi) è amareggiata: “La partita è stata sicuramente giocata da tutte e due le squadre, ma il Conegliano ha fatto la differenza nel saper sfruttare le occasioni per difendere e contrattaccare. Le opportunità le abbiamo avute anche noi, ma loro hanno difeso e rigiocato meglio e hanno fatto meno confusione di noi. Ci è capitato di non mettere precise alcune palle che si potevano difendere e trattare meglio. I playoff? Adesso dobbiamo pensare partita dopo partita – risponde la schiacciatrice – anche se in realtà avremmo dovuto iniziare il giro vincendo questa. Non ce l’abbiamo fatta ed è un gran peccato, perché in casa nostra sarebbe bello sentirsi più forti per battere chi si ha di fronte”.
Il vice allenatore Andrea Fasani riconosce i difetti: “La sconfitta ci dispiace per il lavoro svolto e per tutti coloro che sono venuti a sostenerci e che meritavano un risultato diverso. Noi ci abbiamo provato, ma abbiamo evidenziato alcune incertezze che comunque non erano scomparse negli scorsi match. Questo avversario concede di meno rispetto a Nocera e Pavia. Loro hanno fatto quello che sapevamo, ma l’hanno fatto molto bene. Ci hanno messo qualcosa in più nel momento in cui c’era da spingere e noi non siamo stati altrettanto bravi”.

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