domenica, novembre 04, 2007

Il Boschetto è una vera casa per la Raccorderie
CURTATONE. Il Boschetto si conferma principale alleato della Raccorderie Metalliche. Ma nel 3-2 in rimonta rifilato ai rivali per la salvezza del Taviano è soprattutto il grande cuore virgiliano ad emergere e a far notizia, a tre giorni dalla prova abulica in terra sarda. Alzi la mano chi, dopo un inizio scoppiettante in particolare dei due ritrovati cubani impiegati in banda, non avrebbe più giocato un solo cent sul successo virgiliano, con la RacMet sotto due set a uno e 12-9 nel quarto. Proprio lì, dopo aver sprecato tanto in battuta, Speringo ha preso per mano i compagni aprendo falle nella ricezione pugliese e murando con una certa continuità (decisivi quelli del 21-19 e 23-19 nel quarto, si è ripetuto nel tie-break) lo slovacco Chocolak, principale bocca da fuoco giallorossa ma battuto nel ruolo di top scorer da un altrettanto determinante Hietanen, 27 punti contro 26. La resa di Taviano, dopo un primo parziale concesso ai vantaggi alla Raccorderie e due set successivi praticamente perfetti, si è annunciata a metà del tie-break quando lo stesso Chocolak è andato in confusione sul muro virgiliano e il duo cubano Argilagos-Benito ha ripreso a martellare. Da 8-7 al finale 15-9 e la RacMet se ne mette dietro tre in classifica.

Giana Guaresi tira un sospiro di sollievo per il bis al fotofinish al Boschetto, si guarda alle spalle e poi la spara. Nemmeno tanto grossa perché ad una Raccorderie così, che come l'Araba Fenice risorge dalle proprie ceneri, nessun traguardo sembra precluso. «Da quando sono arrivato questa squadra ha un rendimento d'alta classifica. E togliamo pure la gara di Cagliari dove in pratica non abbiamo proprio giocato. Se i ragazzi si convincono appieno delle loro possibilità riusciremo a toglierci delle soddisfazioni». Poi si sofferma sulle chiavi del match: «E' la vittoria del cuore. Sottolineo la sofferenza della mia squadra, che ha faticato molto sui tre principali attaccanti di Taviano e pure sulle loro battute flot. Ma una volta regolati i nostri servizi, tra i quali menziono quelli di un grande Speringo, abbiamo iniziato a metterli in difficoltà in ricezione e la partita è cambiata. A partire dal quarto set. Prima sbagliavamo molte battute ma era da mettere in conto. Se vuoi conquistare i punti contro squadre così solide devi rischiare al massimo». E guarda al futuro: «Finalmente una settimana senza partite. Ora potrò iniziare ad allenare perché sin qui ho semplicemente potuto gestire il gruppo, causa gli impegni ripetuti».

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