lunedì, settembre 04, 2006

Edonet chiude? Edonet, storia di un sito...trascurato?
Da Edoardo Beltramelli
Ringrazio intanto la vostra Benedetta e Slash stessi che mi hanno data questa possibilità di raccontare in poche righe ciò che è stata la mia esperienza “in rete”.
Capisco che per alcuni questa cosa possa sembrare sciovinismo, ma davvero solo chi mi conosce o mi ha conosciuto in questi anni più a fondo riesce a comprendere il mio amore per questo sport.
Il sito: www.edonet.sitonline.it è nato quasi per caso, per gioco sarebbe più esatto. Tutto ha originato da un bel rapporto avviato e ad un certo punto concluso con i mitici Fodistrass (tifosi della Foppapedretti Bergamo), per i quali avevo intrapreso ciò che più di tutto sognavo fare: avvicinare le giocatrici e permettere che ogni appassionato, come il sottoscritto, le potesse conoscere…non proprio dettagliatamente o minuziosamente, ma insomma: scoprire alcuni lati della loro carriera e della loro vita, attraverso le interviste che potete leggere nell’area apposita all’interno del sito: www.fodistrass.altervista.org
“edonet” è dunque nato per caso, davanti ad un motore di ricerca, cercando un provider che fosse comodo, pratico e di facile uso. È sorto quindi il sito che per mesi e mesi ha costituito una valida alternativa ai soliti siti che vivono di immagine o di notizie a sensazione. Ma, soprattutto, la caratteristica principale di questo sito, è che è stato realizzato, gestito, sì…ciò che volete! da una sola persona! “impossibile”, direte voi. E invece no. Sarà la passione e l’entusiasmo degli inizi, fatto sta che attraverso le varie fasi dei campionati –dalla A alla B femminili- “edonet” si è ritagliato un suo spazio (seppur magro) all’interno dell’informazione “on-line” del volley italiano.
L’apice l’ho toccato a Cannes nel corso delle Final 4 della Champions League, in special modo nei giorni successivi quando (immagino grazie al supporto e alla “curiosità” degli amici perugini) ho toccato la cifra di oltre 100 visitatori. Beh, se vi sembrano pochi: dopo poche settimane, senza grossa pubblicità, da SOLO…100 e passa visite –e comunque con una media in quei mesi di circa 70/80 visite- mi sono sembrate come toccare il cielo con il classico dito.
L’entusiasmo cresceva, la passione non sfumava. Anzi, pur leggendo spesso i numeri con una certa cautela, in quei giorni mi resi conto quanto invece le statistiche, pur fredde e asettiche, rendevano ciò che mi stavo prefiggendo. Essere un’alternativa al solito modo di fare informazione e costituire allo stesso tempo un impatto mediatico senza precedenti (almeno nel campo del volley femminile)…
In quel momento sono incominciati i “problemi” di comunicazione stessa…Ovvero: far capire o cercare di far comprendere cosa poteva essere “edonet” per la pallavolo femminile italiana.
Errore di valutazione? Mancanza di umiltà? Scarsa esperienza? Fate voi…
Approccio un po’ troppo serioso con la “rete”? Eccesso di auto-stima? Sopravvalutazione di sè medesimo? Senz’altro dopo aver iniziato per gioco o comunque per caso, mi resi conto che quella creatura che avevo tra le mani (o meglio, sotto le dita…per via della tastiera del pc!) si stava per trasformare in una specie di boomerang. Qualche società mi stava mettendo dei paletti o comunque non vedeva molto di buon occhio le mie iniziative e anche fisicamente mi ha impedito di fare ciò che avrei voluto; qualche atleta in cui credevo mi ha voltato le spalle; mi rimaneva il conforto dei visitatori che comunque pian piano si disperdevano. Eh sì che era il periodo dei play-off, continuare a scrivere come avevo fatto sinora non era ancora di peso. Ma forse era proprio il fatto di chiedere troppo proprio a me stesso e alle mie risorse il problema principale: mi stavo accorgendo che l’entusiasmo iniziale stava lasciando spazio ad una certa consuetudine, ovvero: facevo le cose perché dovevo farle! Sbagliato (forse) perché non poteva essere quello l’obiettivo principale, e mi stavo accorgendo che trascuravo quello per cui “edonet” era nato, cioè presentare le protagoniste del nostro sport preferito (ovvero: le interviste, che infatti per qualche settimana mancarono).
Fu la stagione estiva del beach-volley un rilancio di “edonet” che, unitamente alla nuova grafica, per un po’ si risollevò; ripartirono l’entusiasmo e la voglia di fare. Ma il mese di agosto era alle porte, e con quello la prospettiva di perdere (fisiologicamente) molti visitatori per via delle vacanze incombenti (e come impedire un periodo di relax?); ma il rischio più grosso era quello che, passato agosto, “edonet” finisse poi nel dimenticatoio. Cosa che si è poi avverata: 30/40 visite giornaliere di medie (ah, ‘sti numeri!) fecero sì che venni assalito da dubbi, perplessità… unitamente ad imminenti problemi familiari che si stavano presentando (provateci voi a gestire in perfetta solitudine come lo è stato “edonet” nei mesi scorsi) e a qualche inconveniente economico che mi rendeva pressoché impossibile proseguire in siffatto modo.
Ineluttabile la decisione: “edonet” avrebbe chiuso…
Con ciò ringraziando coloro che mi sono stati vicini in questo periodo: innanzitutto le società che non hanno mai fatto mancare il loro contributo; le tifoserie, i Fodistrass, chè se non ci fossero stati non mi sarebbe (forse) mai venuto in mente di fare ciò che avrei fatto; i tifosi novaresi, molti dei quali non conosco di persona ma a livello “virtuale” so che mi seguono; la stessa Nobiltà Rossoblu di Bergamo per la pazienza con la quale ha ospitato le mie “info” relative ad “edonet”; tutti i tifosi e le tifose perugine, in particolare Romeo e il Diavolo Zompone: quella di Cannes è stata un’esperienza indimenticabile. “Edonet” non c’è più, ma come Edoardo li terrò sempre con me nel cuore; gli Afecionados Trani che mi hanno incoraggiato all’interno della loro bacheca; tutti coloro di cui mi sono dimenticato (e lo sanno…)…Paolo Gioria (papà della giocatrice Sonia) che attraverso il suo sito: www.lorepaonline.altervista.org mi ha sempre sostenuto. E, ovvio, Benedetta e questo sito che ha la pazienza di sopportare queste ultime righe di “edonet” (queste stesse note le potete leggere all’interno del sito dei Fodistrass). E a proposito dei siti piccoli: non lasciateli soli. E’ grazie alla loro passione che il volley prosegue e vive. E’ la base che anima e che è l’anima che muove ogni cosa. Senza anima saremmo corpi morti, senza senso. Ed è perciò che quella di “edonet” la considero una parentesi ancora aperta.
“Come? Dopo ciò che hai scritto vuoi fare pubblicità a qualcosa d’altro di tuo? Inetto!” mi direte…Ma rileggetevi bene le prime righe. E pur tra mille difficoltà non voglio concludere prima del tempo un’esperienza comunque per me utilissima. Sento di dover ancora dare qualcosa a questo sport che continuerò ad amare, nonostante tutto, perché ci credo e perché penso che vi siano persone (mi riferisco alle stesse atlete, molte di loro mi hanno un po’ deluso) che sappiano riconoscere l’impegno, il sacrificio e la passione.
A presto, dunque. Intanto formulo a voi che visitate “benemont” e i fodistrass, ogni augurio di buona fortuna e di altrettanta migliore salute; a Benedetta ed ai Fodistrass: IN BOCCA AL LUPO! per i loro impegni.
Concludo come terminavo molti articoli di “edonet”: con questo è tutto, alla prossima!

A presto. E sei tu quello da ringraziare per il tuo massiccio impegno.
Benedetta

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