lunedì, luglio 11, 2005

Asola splendida cornice: al Check-Point trionfo crescente
ASOLA. Da 17 anni è un punto fermo dell’estate mantovana: il Trofeo Check-Point di beach e green volley ha saputo crearsi un gruppo di aficionados e ogni volta acquisisce nuovi membri, specialmente in campo femminile, sbaragliando la concorrenza proveniente da luoghi vicini. Una sovrapposizione di date che magari più attenzione e dialogo (il periodo del torneo di Asola viene ufficializzato in primavera) potrebbero evitare. Questa e la scorsa edizione sono state intitolate alla memoria di Danilo Furlotti, grande amico e instancabile aiutante della pallavolo asolana. La moglie e la figlia sono state simbolicamente chiamate ad effettuare alcune premiazioni. Prima delle due finali (maschile e femminile) è stato osservato un minuto di silenzio. Il direttore tecnico del Mura, Ilario Bonandi, nel rituale discorso conclusivo ha ringraziato Comune, Centro Schiantarelli e tutti gli sponsor.
Il Check-Point era la prima delle tre tappe del campionato 2x2 maschile. La seconda si svolgerà domenica alla San Lazzaro. Nel 3x3 green non c’è somma di punti. Per concorrere al titolo, i ragazzi accumulano punti individuali: si può dunque cambiare compagno, ma i campioni saranno in ogni caso due. Speringo e Ragazzi parteciperanno in tandem anche al Trofeo San Lazzaro, ma non al Boschetto poiché il secondo andrà al mare. Nella finale, la coppia è stata sotto nei confronti di Boniotti-Mariotti fino al 14-15. Un’invasione e un muro dello Spero portano al 17-15. Spettacolare la difesa di Mariotti e il block di Boniotti su Speringo per il 17-16. In attacco e a muro Ragazzi si erge a protagonista del 20-18. Il boato lo regala Speringo a muro. Sempre in testa Nibbio-Tognazzoni su Bolzoni-Rivera nella finale per il 3° posto. Nel green, le campionesse in carica Piotti-Davo-Boselli sono state sconfitte ai quarti da Visioli-Zanichelli-Montagna, poi approdate in finale. Nella quale, sul 19-23 hanno tentato la rimonta (23-23, ace di Zanichelli) contro Girelli-Nolli-Berra, vanificata da poca efficienza in attacco. Un muro di Girelli su Chicca Montagna (che non l’ha presa male, dato che al saluto a rete rideva con l’amica-avversaria) ha sancito la fine. Grande equilibrio nella finalina fra Avogadro-Regonini-Migliavacca e Michelini-Schileo-Segala, vinta a sorpresa dalle prime al cospetto di un terzetto di atlete di serie B.

Home
Google