mercoledì, aprile 07, 2004

Coppa: ecco il commento e alcuni cenni di cronaca
ROSETO DEGLI ABRUZZI (Teramo). Dalla Coppa berrà qualcun altro. Non il Burro Virgilio, battuto in semifinale dallo Scanzorosciate. Peccato essere arrivati fin qui, dopo tanti chilometri nel tachimetro e tanti turni alle spalle, e non riuscire a completare l'opera, ma il verdetto si può accettare con serenità. Quella bergamasca è una squadra forte, che gioca bene. Per averne ragione bisognava tirar fuori l’acuto sovrumano. Doti che il Burro possiede, ma qualcosa non ha girato nei finali di set. E non per eccesso di spavalderia o noncuranza.
Non si può rimproverare ai ragazzi di Guaresi di non averci provato. In ogni parziale c’è stato equilibrio, mai una resa anticipata. Mai un braccio tirato indietro. Mai un momento di noia per il pubblico, in gran parte neutrale, che ha molto apprezzato lo spettacolo offerto. Va anche però sottolineata la serata non felicissima di alcuni giocatori, primi tra tutti i martelli ricettori. Spiace in particolare il calo improvviso di Tognazzoni, non così bravo come a Firenze. Rossi il migliore dei virgiliani, efficacissimo in attacco, capace di rompere l’inerzia della partita con il muro. L’altro centrale, Manzoli, gli è stato a ruota. Guaresi l’ha sostituito con Martinelli per mera scelta tecnica. Martino, però, poteva contribuire con il suo carisma. Fisicamente non c’è ancora. Ci ha provato, come ci hanno provato tutti, con tenacia, volontà. Nei contrattacchi la palla non andava a terra, mentre di là c’era un Fabbiani da paura, immarcabile. Un boscaiolo travestito da pallavolista. L’ha vinta lui, la sfida degli opposti, benché Di Fino se la sia cavata bene. Anche il calabrese è stato rilevato da Speringo, ed è avvenuto a metà del primo e a metà del secondo set. Ma anche in questo caso il cambio era giustificato dall’intenzione di dare una scossa. E invece il Burro, così abile a risolvere le situazioni sul filo, stavolta ha regalato qualcosa in ricezione. Nel primo set, rimontato dai bergamaschi sotto di 17-13, c’è stato pure il contributo determinante del muro. Nel secondo, con il Burro avanti 20-19, è arrivata la battuta avversaria a far danni. Con palla alta, poi, Verderio mandava a nozze gli attaccanti, e in particolare Fabbiani ha colpito con l’accetta, mostrandosi come un fenomeno di altra categoria. Aggiungiamoci difese brillanti e il 2-0 si spiega facilmente. Ma il Top Team non si arrende, Guaresi mette in campo Montecchi all’inizio del terzo (gli subentrerà Armeti). Tiene fino al 23-22, avrebbe motivo di contestare una decisione arbitrale. Ma il finale parla ancora bergamasco. Per i ragazzi è una delusione terribile, qualcuno piange. Piccoli drammi di Coppa Italia, umori giustificabili a un passo dal traguardo. Questo Burro ha davvero dato tutto. Con lo Scanzorosciate non è detto che sia finita. Una rivincita è possibile. Leggi alla voce: playoff. Oggi alle 17.30 la piccola finale.

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