mercoledì, luglio 24, 2002

Bertellini risponde...
A De Gobbi, che mi ha scritto con tanto affetto rispondo che sì, è vero, non ho il tesserino di allenatore, ma sono sicurissimo che a perdere tutte le partite "probabilmente" ci sarei riuscito anch'io e quindi abbia almeno la modestia di parlare con me alla pari.
È vero, nella pallavolo ci vuole tanta passione, e allora De Gobbi mi dovrebbe spiegare come facevo a vedere tutta questa "passione" quando a Vicenza una nostra atleta, durante la partita, ha detto che non riusciva a fare una certa battuta per un dolore alla spalla, lui si è seduto, non ha più detto una parola e alla fine ha dato le dimissioni (era a Volta da 15 giorni).
E lì probabilmente il fondo l'ho toccato anch'io prodigandomi per farle rientrare. Purtroppo ci sono riuscito. E così nella partita per noi più importante, a Paese, ha pensato di non venire perché impegnato in una partita di 1ª Divisione maschile. Abbiamo perso, e siamo retrocessi.
Questa è la "passione" che De Gobbi ha messo a Volta. Ha ragione quando dice che nella pallavolo si può soffrire e piangere, ma di sicuro si soffre e si piange di più se si ha avuto la sventura di trovare un allenatore, certamente con tesserino, come lui.
Comunque, grazie Antonio, ho avuto la possibilità di dire ciò che da tempo pensavo. Un saluto, ma questa volta con contraccambiato affetto.
Maurizio Bertellini
Da Lettere al direttore della Gazzetta di Mantova

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