sabato, gennaio 12, 2013

Prima Vr, il Buttapietra penalizzato dagli arbitri

Dal sito Arena Volley
PRIMAVERA ARENA VOLLEY VS PSG SAIRA VILLAFRANCA 0-3
Salve a tutte/i le/gli amiche/amici appassionate/i di volley. Venerdì 11 gennaio 2013 partita casalinga per la nostra Primavera contro il PSG, terzo nel girone, ma non così distante come punteggio. L'avversario è abbordabile e con la dovuta concentrazione e determinazione, si potrebbe portare a casa qualche punto. Vediamo come è andata. Cronaca. 1° SET Coach Stefano schiera Marta, Stefy, Marty, Barbara, Laura, Ale e il doppio libero Charlie/Giada. Dopo un inizio leggermente in salita (2 a 4 e 3 a 5) perveniamo al pareggio sul 5to punto. Barbara riesce a piazzare una bella seconda e una forte schiacciata di Stefy ci portano al time out sull'8 a 6. Primavera, grazie anche a due palle millimetriche sulla riga, allunga 12 a 8. A questo punto non riusciamo a capitalizzare il vantaggio e, come se non bastasse, l'arbitro ci mette del suo (per sapere quanto e come pazientate fino al commento di fondo articolo). Perdiamo punti preziosi e coach Stefano chiede time out sul 15 a 14, ma veniamo raggiunti sul 15 pari. La Primavera riesce a mettere ancora la testa avanti e si porta sul 19 a 16. Il PSG ha il merito di recuperare e coach Stefano deve chiedere time out sul 20 pari. Nelle nostre file entrano Baby e Vale, escono Barbara e Stefy. Purtroppo ci fermiamo lì mentre il PSG approfitta di un arbitraggio approssimativo e chiude 21 a 25. 2° SET Formazione come inizio primo set. Le cose si mettono subito male: Il PSG attacca più convinto e coach Stefano deve chiedere time out sul 3 a 7 e sul 9 a 15. Sul 12 a 16 fotocopia della sostituzione del primo set e bel recupero delle nostre ragazze che prima vanno al time out sul 14 a 16 e poi raggiungono le avversarie al 17mo punto. Anche qui si inceppa il meccanismo e perdiamo nuovamente 21 a 25. 3° SET Sotto rete Stefy, Marta, Vale, Laura, Baby, Ale e ovviamente i due liberi Charlie/Giada. Andamento iniziale ad elastico: sotto di 1 a 4, andiamo sul 4 pari; time out 4 a 7 e sul 6 a 9 Barbara entra al posto di Baby. Un bel muro ci porta sull'11 a 12, ma non riusciamo, sfiduciate, a raggiungere il PSG. Coach Stefano chiede time out sul 12 a 16. Crollo psicologico e PSG avanti 17 a 24. Incredibile ma tardiva rimonta della Primavera che costringe il Psg al time out sul 22 a 24. Tardiva perché perdiamo il set per 22 a 25 e il match per 0 a 3.
  COMMENTO Il PSG non è apparsa squadra irresistibile, dotato di una palleggiatrice fallosa e imprecisa, ha vivacchiato sulle indulgenze e sulle miopie dell'arbitro, sfruttando al meglio Daniela, libero ordinato e preciso, la brava numero 16 e la ottima numero 3 (provenienza serie C). La Primavera, forse per mancanza di maturità, esperienza e malizia, non ha saputo capitalizzare al meglio i momenti più favorevoli per incrementare il vantaggio. Manca ancora dinamicità e potenza negli attacchi. Il match, soprattutto il primo set, è stato purtroppo pesantemente condizionato da un arbitro dimostratosi immaturo e non all'altezza all'inizio; supponente nell'evolversi della partita. Da fantascienza la palla che altissima si infila di fianco al lucernario, scompare alla vista dell'uomo sul trespolo, il quale giustamente ci dà il punto, ma poi, inspiegabilmente alza i due pollici. Errore di formazione del PSG che continua a giocare e quando il tutto emerge per richiesta di formazione, non ci viene assegnato il punto. Capitolo a parte meritano le doppie, molte veramente eclatanti, non sanzionate da Mister Whistle. Quando alle tue spalle sono molte le persone (pubblico e allenatori negli spalti) che si sgolano urlando “doppiaaaaaa!” per tutti e tre i set, più di un dubbio ti dovrebbe sorgere; invece, a confermare due famose citazioni che cito testualmente: Errare humanum est. perseverare autem diabolicum, cioè: Errare è umano, ma perseverare nell'errore è diabolico (Adagio scolastico derivato da Sant'Agostino). Insistere è da pirla ( aggiungeva Flavio Oreglio); nulla fischiò. Ovviamente la squadra “più pulita”, a detta anche del molto sportivo allenatore avversario, è stata la più penalizzata. “Peccato!” è stato il commento unanime. Tra l'altro, la parola peccato, nella sua accezione teologica/cristiana, significa: “Mancare il bersaglio”. Un caro saluto dal Vostro Aldo.

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