lunedì, gennaio 03, 2011

Il San Marco Pego affila le lame
PEGOGNAGA. Festeggiato il Natale e brindato al nuovo anno, il San Marco si sta preparando alla ripresa del campionato, che sabato lo vedrà ospitare il Cerea (ore 19). Dopo dieci giornate il Pego è quartultimo e in zona retrocessione, ma ci sono i presupposti per risalire, sperando che il 2011 non sia per il San Marco denso di infortuni come il 2010.
Prima della sosta è arrivata la vittoria contro il Rovigo in Coppa Italia, inutile per la qualificazione dopo il 3-0 subìto all’andata, ma importante come iniezione di fiducia collettiva e soddisfacente sul piano personale per Eleonora Faglioni, che ha giocato titolare al posto di Bertani, non ancora recuperata appieno, quella sera, dall’influenza. L’opposta si dichiara soddisfatta: “Le avversarie non erano fortissime (nel Rovigo in campo le riserve dal secondo set, ndr), ma noi ci abbiamo messo l’anima. All’inizio abbiamo faticato, siamo forse scese sul parquet poco cariche perché non era una partita di campionato. Però penso che alla fine il successo ci aiuterà dal punto di vista morale per il campionato. Credo che sul piano tecnico noi ci siamo come squadra, ciò che forse ci manca è la grinta e la voglia di prendere la palla a tutti i costi in difesa e muro. Quindi per il futuro – invita la giocatrice – dobbiamo cercare di dare il tutto per tutto per raggiungere l’obiettivo della salvezza”. A questo punto c’è rammarico per non aver reso al meglio nel match a Rovigo? “Sì – risponde Faglioni – ma si va a giornate. C’è chi può giocare male una partita e bene un’altra. Pazienza”. Tecnicamente, in che cosa dovete crescere? “In difesa. Ci lavoriamo molto in allenamento, ma è in partita che serve la volontà di andare a recuperare la palla”. Parole sante, che sicuramente l’allenatore Marco Comparsi condivide. Anche perché a San Lazzaro di Savena, nell’ultimo match di campionato, sono stati proprio la difesa e il muro i primi fondamentali a saltare. Tuttavia, l’attenuante di aver giocato in casa della capolista regge. “Una squadra con atlete difficili da murare e difendere – commenta il coach – fisicamente di un altro pianeta non solo rispetto a noi, ma anche ad altre avversarie”.
Con l’anno nuovo si riproporrà il ballottaggio in regia fra Orlandi e Lorenzini. “Sono diverse come caratteristiche, ma più o meno sullo stesso livello come rendimento” spiega Comparsi.

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