lunedì, novembre 15, 2010

La Piacentina chiede tempo e pazienza
VIADANA. Il penultimo posto dopo cinque giornate, con una vittoria al tie-break all’attivo, è per La Piacentina al di sotto delle previsioni di inizio campionato relativamente ai punti da incamerare nel primo scorcio del girone A di B1. In Coppa Italia i viadanesi avevano mostrato ben altre potenzialità, al punto che era lecito immaginare per questa annata una salvezza meno sofferta di quella ottenuta nella scorsa, quando si dovette attendere l’ultima giornata per tirare il fatidico sospiro di sollievo. Le retrocessioni nel 2010-2011 sono due anziché quattro e ciò fa ben sperare che basti una lieve reazione per allontanarsi dalla zona a rischio. Perdere con il Cascina ci può stare, con Brescia pure (però La Piacentina è uscita presto dalla partita), ma nelle altre gare qualcosa non è girato per il verso giusto.
Ad Asti la prestazione è stata decorosa, ma non sufficiente a portar via punti. Il Viadana ha iniziato sottotono e dal 16-12 i padroni di casa si sono involati verso l’1-0 (21-16, 25-19) punendo le sbavature degli ospiti. Negli altri due parziali La Piacentina ha combattuto rammaricandosi per i due set-ball falliti nel secondo, quando, dopo aver rincorso da 8-6, 16-14 e 21-20 pareggiando a quota 21, si è trovata avanti di 1 vanificando la possibilità di portarsi un set pari. Nel terzo, il match si è mantenuto tirato (8-7, 16-15), ma l’Asti vanta un buon muro e ha fatto leva su questo (11 a 5 lo scarto nei muri punto) per respingere gli assalti dei viadanesi, i quali nel finale sono calati (21-17) accentuando le difficoltà a metter giù la palla. Anche al servizio la resa è stata bassa (4-0 il conto degli ace). Pochi gli errori in battuta (10 a 7), ma scarsa incisività.
La Piacentina è un’équipe più giovane, rinnovata, necessita dei tempi giusti per emergere ed è stata penalizzata dagli infortuni. Sabato al PalaFarina arriverà il Trebaseleghe e con consapevolezza nei propri mezzi è un match fattibile.

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