martedì, maggio 04, 2004

Burro: da sabato i play-off
MANTOVA. Finito il campionato, ne comincia un altro, più concentrato, selettivo, adrenalinico, affascinante per il Burro Virgilio e altre cinque compagne di viaggio. Sei squadre per due posti in A2 maschile. Nemmeno il tempo di esultare per la vittoria con l’Oderzo che è già ora di pensare al prossimo avversario: l’Igo Castorama Genova, sabato prossimo al Paladonbosco del capoluogo ligure (ore 20.30). Secondo round mercoledì 12 maggio al PalaTe (ore 20.30), eventuale gara 3 ancora in trasferta sabato 15 maggio.
Com’è la strada che conduce all’A2? Semplice o quasi da descrivere, durissima da praticarsi per il Burro che dovrà sostenere non meno di tre turni, tutti al meglio delle tre partite. Il challenge round tra le seconde e le terze del Nord Italia prevede, nel turno successivo, lo scontro con la vincente tra Spezia (girone A) e Ravenna (girone B). Chi passa, si giocherà la promozione con la perdente della sfida secca tra le prime classificate: Scanzorosciate e Castelnuovo. Insomma, l’Everest. Ma negli ambienti del Burro c’è euforia, unita al sentimento di avere già raggiunto l’obiettivo stagionale. Da qui in poi, quel che viene viene. E poco importa se la tradizione dei play-off di B1 ha quasi sempre premiato le prime classificate nella regular season, pochissime volte le seconde, mai le terze.
Il Top Team ha una gran voglia di spaccare il mondo e, di conseguenza, di buttare all’aria le statistiche. Il girone terribile ha temprato i giocatori, anche quelli che non avevano un’esperienza approfondita di B1. “Per quanto mi riguarda, mi sento maturato e credo di aver dato una mano alla squadra, in panchina o giocando – commenta Stefano Speringo - Qualcosa l’abbiamo conquistato. Adesso viene la parte più dura”. Non c’è un weekend di tregua ma Christian Verri non se ne preoccupa: “Meglio, così rimaniamo belli carichi. Con l’Oderzo il traguardo non poteva sfuggirci, la partita l’abbiamo preparata bene anche con l’aiuto dei veronesi Lasko e Rigatelli. Siamo andati da dio. Si è formato un gruppo eccezionale, dai dirigenti, ai tecnici all’ultimo dei giocatori. Ma non c’è un ultimo, perché tutti sono importanti. E grazie anche al pubblico”.
Lo zoccolo duro si è allargato e lo spettacolo offerto dalla squadra ha sciolto il cuore del tifoso mantovano, il quale, si sa, di rado perde il suo aplomb. Quello che si è visto e sentito sugli spalti del vecchio PalaTe, però, rimanda ad epoche lontane, quando il parquet era tirato a lucido e Mantova era meta obbligata del grande volley. I tifosi stanno organizzando la trasferta di sabato, mentre la squadra partirà la sera prima. A Genova li attenderà una vecchia conoscenza: l’immarcescibile palleggiatore Alexandre Della Nina, prossimo ai 40, che vestì la maglia del Gabbiano nell’anno di grazia 1991-92.

Home
Google