sabato, agosto 31, 2002

La fine di un pasticciaccio brutto
Ieri in tarda serata il Farmer e l'E'Più si sono accordati per il passaggio in biancoblù di Ari e Mora. Penso che per le ragazze termini un incubo. Difficile riuscire ad andare avanti quando non sai se e dove potrai continuare a giocare. A loro va un plauso per aver tenuto duro. Sicuramente applaudiranno poco i tifosi del Campitello, legati alle due atlete in questione da una sorta di amore-odio: speriamo che in occasione del derby non si verifichino episodi spiacevoli.
Chiudo qui il capitolo Ari e Mora. Ne apro invece un altro prettamente giornalistico che si collega ai tempi dell'ufficialità della notizia. L'accordo è stato raggiunto ieri sera, ma mi è stato riferito solo oggi. Ieri pomeriggio il mio caposervizio mi ha chiesto di tenermi aggiornata sulla riunione: in caso di cessione delle atlete, la pagina sarebbe rimasta aperta per un articolo dell'ultim'ora. Varini ha detto che mi avrebbe telefonato al termine dell'incontro e così ha fatto alle 23 (mentendomi, però: "Non ci siamo accordati, ci sentiamo domani"). In precedenza, tuttavia, dalla redazione era arrivata la comunicazione che in ogni caso il pezzo sarebbe slittato ad oggi. Quindi, non avrei potuto firmare alcuno scoop eventuale. Non importa. Il bello viene adesso. Sandro oggi mi dice che in effetti la situazione si è definita ieri (tant'è che il comunicato del Farmer è delle 8.37 di stamani), ma che il Campitello gli ha chiesto il favore di non riferirmelo perché non volevano che la notizia apparisse sulla Gazzetta prima che sulla Voce. Ma che bel pensiero commovente! Che a Campitello vivessero in connivenza con l'altro giornale era risaputo, ma così è squallido. D'accordo che per scelta della redazione non avrei comunque scritto nulla, però avevo dato la disponibilità a farlo. Ovvero ero disposta di venerdì sera alle 23 a mettermi a scrivere per puro spirito di servizio, sebbene fossi in casa di amici. Non avrei meritato un premio? Certo, ce l'hanno con me perché a suo tempo ho intervistato Ingrid e Mora senza chiedere il permesso della società (c'è libertà di parola e di stampa, mi sembra) e perché a loro risulta che io stia dalla parte delle giocatrci. Peccato che, in piena crisi durante il campionato, sulla Voce sia apparsa un'uscita del genere: "Piuttosto che cambiare l'allenatore, mandiamo via tutte le giocatrici". La squadra, confermato da alcune ragazze, ne è stata disturbata. Disturbare le atlete allora va bene, disturbare invece la dirigenza a torneo ormai concluso no. Penoso il siparietto a Rivalta il giorno del raduno con Pagliari e altri dirigenti che si coccolavano Tarpini (giornalista della Voce, per chi non lo sapesse) con grandi pacche sulle spalle. Il quale, tra l'altro, era arrivato in ritardo quando io, invece, ero presente puntuale alle 18.30.

Home
Google