Da Erika
Ciao Benedetta. Mi "intrometto" nella tua casella di posta elettronica perché attirata dalle discussioni nate in quest'ultimo periodo riguardo acquisizioni di diritti sportivi, spostamenti di atlete e dissapori tra società . Faccio parte (o perlomeno ho fatto parte per 10 anni) della Società sportiva campitellese e di vicende più o meno singolari ne ho vissute molte, spesso ne ho anche risolte, e comunque ho agito spinta sempre dalla volontà di costruire qualcosa di cui andar fieri, pur ammettendo che nell'ambiente dilettantistico (almeno fino a qualche tempo fa era così) ci si mette in discussione tanto quanto in ambito professionistico, con la piccola differenza che non esiste la "dolce consolazione" del rimborso a fine mese. Capisco Cesko e Paola, non perché li conosca di persona e sapendo che sono due persone imparziali e sportivamente corrette, ma perché so che il loro disgusto nasce dalla conoscenza di tutte le facce della medaglia: tu sicuramente credi di aver sentito tutte le campane riguardo opinioni e umori delle persone che hanno convissuto a Campitello nella stagione terminata e credi di poter giustificare le prese di posizione di chi, con le sue scelte, a messo in ginocchio una società; forse come giornalista è meglio che certe cose non le venga a sapere perché se fossi corretta le pubblicheresti, "sputtanando", nel vero senso del termine, persone che a Mantova sono considerate guru della pallavolo. Giuro che non ti sto accusando, ti invito solo a fare chiarezza su certe situazioni per non dover essere "accusata" (ovviamente in senso lato) di difendere solo il più forte. Sono la prima ad ammettere, nonostante i risultati, che quest'anno il Farmer ha sofferto molto a causa dell'inadeguatezza del corpo dirigenziale: c'è un motivo se dopo 10 anni di intensa partecipazione GRATUITA nella società, quest'anno mi dimetto; devo però spezzare una lancia a favore del Presidente che, seppur manchevole delle giuste doti per dirigere una squadra a questi livelli, ha diritto di essere rispettato come lui ha sempre fatto con tutti; ed è forse questo il suo punto debole, il rispetto che ha sempre imposto nelle regole societarie e che, AMMETTIAMOLO TUTTI, poche atlete in seno alla squadra e dirigenti di altre società hanno avuto nei suoi confronti. Un' ultima cosa: ti devo ringraziare per lo spazio di cronaca che hai sempre cercato di riservare alla mia squadra e per l'appoggio, credo sincero, che hai a modo tuo manifestato. Non voglio accusarti d'ingenuità (lungi da me) ma ho l'impressione, nel leggere i tuoi commenti, di vedere me stessa, anni fa, quando credevo che nello sport non potesse esistere il "gioco dell'atleta" ma solo il gioco di squadra e per questo allontanavo da me il pensiero che ogni spostamento di cartellini e persone fosse l'espressione di una "competitiva collaborazione" e di una comune crescita agonistica... balle ... poche/pochi si salvano, Mantova è satura di atleti pieni di sè che non giocano per divertirsi ma si divertono perché il gioco lo "fanno loro"... a chi vuol intendere...
Grazie Bene, scusami per lo sfogo ma ho voluto farti sentire un'altra campana...
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