lunedì, dicembre 03, 2012

Parla il mantovano Guernieri, mister in Prima Vr

Dal sito Arena Volley
Cognome e Nome: GUERNIERI Stefano Età : 42 appena fatti (correva il giorno 19 novembre e dopo aver corso 24 ore, si fermò per il 20) Segno zodiacale: Scorpione Ascendente: Non lo so, però credo Scorpione (sai che goduria per le atlete avere come allenatore un uomo Scorpione al quadrato, peggio della “ La Metamorfosi” di Franz Kafka) Quando iniziasti a giocare a pallavolo: A 14 anni Massimo livello raggiunto come giocatore: Serie C Ruolo: Prima facevo il centrale, poi il palleggiatore. Commento inerente alla squadra che alleni Il mio obiettivo principale è creare una squadra, cioè 15 giocatrici unite e consapevoli dei propri mezzi. Non è semplice. Bisogna lavorare con costanza, intelligenza, umiltà e spirito critico. Avere la capacità di mettersi a disposizione delle compagne e dell'allenatore. No alle prime donne. Se si pensa di essere più capaci, dimostrarlo mettendosi al servizio della squadra. Preparazione: Ripresa quella atletica, cioè il fiato (non nel senso della alitosi) più fondamentali analitici, cioè bagher a muro e palleggio a muro (non inteso come muro difensivo ma nel senso di “Another brick in the wall” - Pink Floyd). Questo genere di allenamento è tipico per le squadre giovanili, ma non fa male a nessuno, neanche a loro. Successivamente si è passati all'atletica, ai fondamentali, alla difesa organizzata. Dalla difesa in genere io vedo e capisco la grinta di una squadra. Abbiamo poi proseguito con ricezione e attacco. Attualmente si sta' cercando di mettere tutto insieme, di assemblare. Contemporaneamente cerchiamo di correggere i difetti e valorizzare al meglio i pregi delle ragazze. Tattica: la Coppa Verona, fortemente voluta, è stata e sarà utile per prendere confidenza con la palla giocata e con le squadre avversarie. Ritengo che non esistano partite facili. Da migliorare il muro fuori, valutare per tempo i tipi di palla che arrivano nel nostro campo e guardare al di là della rete come sono posizionate le avversarie. Tutto ciò non riusciamo ancora a farlo. Obiettivo salvezza e vincere il più possibile. Non sarà facile, ma si deve lottare in ogni partita e su ogni pallone. Possiamo toglierci delle belle soddisfazioni e io credo in questa squadra. Facciamo al meglio con gli elementi che ho a disposizione. Non deve esistere la paura, il non sono capace, il non ci riesco. Rammento, e di questo ne sono più che convinto, che il primo scoglio e talvolta è lo scoglio più grande, siamo noi stessi, non le avversarie; quelle arrivano dopo. Sono soddisfatto delle atlete che ho a disposizione, ho fiducia in loro e farò il possibile per migliorarle. (Un sentito ringraziamento a Stefano per la sua disponibilità e la sua chiarezza).

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