venerdì, luglio 09, 2010

Italia, missione compiuta
BELGRADO (Serbia). L’Italia del ct Andrea Anastasi vince la pool A di World League, chiude le valigie e si prepara a volare in Argentina per la Final Six, che si celebrerà a Cordoba dal 21 al 25. Era dal 2003 che gli azzurri non si qualificavano direttamente alle finali.
Nel 2004 l’Italia vi aveva partecipato di diritto in quanto paese organizzatore, nel 2006 aveva beneficiato di una wild-card della Federazione Internazionale. Bisogna inoltre tornare al 2002 per trovare un’Italia vincitrice del suo girone nella fase intercontinentale. Chi c’era in panchina? Anastasi. La speranza è che nell’anno dei Mondiali in casa questo successo rappresenti un buon viatico e dia morale.
Contro la Serbia gli azzurri vincono 3-1 il primo match e perdono al tie-break il secondo, ma il punto conquistato nella gara decisiva li proietta matematicamente in testa al raggruppamento. Il castiglionese Cristian Savani è ancora alle prese con l’infortunio alla schiena patito in Cina e non è stato schierato. Serbi e italiani si presentavano al doppio confronto con gli stessi punti, dunque la tensione era palpabile. Nella prima partita l’Italia si è presentata sicura e convinta, la Serbia invece è apparsa balbettante in ricezione e poco efficace in attacco. A due facce il secondo incontro. Gli azzurri, schierati con Vermiglio in regia, Fei opposto, Parodi e Cernic martelli, Mastrangelo e Birarelli al centro e Marra libero, tengono le redini nei primi due set, respingendo i tentativi di avvicinamento dei serbi. Fei è in gran spolvero (top scorer con 13 punti). Si poteva vincere 3-0, ma giusta è stata la mossa del tecnico poggese a qualificazione in tasca: dentro Travica, Lasko, Maruotti, Zaytsev e Sala. Gli serviva far giocare tutti per visionare la risposta di chi è impiegato meno. La speranza è che non sia quella del quinto set (6-15).

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