lunedì, agosto 29, 2005

Il raduno della Piacentina
VIADANA. Presentazione informale per La Piacentina, ai nastri di partenza della B2. Oggi la squadra si è radunata ed ha effettuato il primo allenamento (soft, un’ora e mezza) dopo il discorso introduttivo di Dario Tartari. Il coach ha dichiarato che impronterà la prima fase di preparazione sul lavoro di prevenzione articolare e muscolare. "Carichi dosati, incrementeremo pian piano" afferma.
Per l’alzatore Michele Bovio si profila una stagione più soddisfacente delle passate: "Sia a livello di squadra che individuale sono state negative. Le basi sono buone, c’è stata una discreta rivoluzione, anche se il rimpianto di Andrea c’è sempre. I play-off? Secondo me è ancora presto per dire dove arriveremo, siamo una squadra nuova. Sono ancora giovane e personalmente chiedo di star bene fisicamente, di migliorare tecnicamente e di prendermi le soddisfazioni che mi sono mancate". Marcello Davolio è felice di tornare: "Lo desideravo e ci sono riuscito. Voglio partire al 100%, l’anno scorso sono stato fermo tre mesi per la spalla, ora sto bene. Proveremo a raggiungere i play-off, l’organico valido c’è". Max Fornaciari arriva anche lui dal San Martino: "Sì, siamo un gruppetto che si è trasferito qui, speriamo di affrontare al meglio questa nuova esperienza. Le avversarie sono agguerrite e rinforzate. Faccio il libero da quando è stato introdotto. In campo mi ritengo matto, estroso. Mi rimproverano di portar via i palloni agli altri, quest’anno vedremo: i nuovi compagni sono piuttosto grossi...". Conni Montanari non intende fare da chioccia al giovane Bovio: "Assolutamente no, sono del 66 ma dentro mi sento quattordici anni. Mi giocherò il posto, ho spirito di competizione, sono qui per dare tutto ciò che posso al Viadana e per fare un buon campionato. Sicuramente provenire dalla stessa società favorisce l’affiatamento. Io poi avevo già giocato con Cantagalli e Bertazzoni". E proprio Paolo Bertazzoni illustra gli obiettivi: "Play-off, se viene qualcosa in più meglio. Ho fatto l’opposto, so che qui dovrò fare un lavoro diverso. Conosco tutti i ragazzi". Riccardo Chiesa: "Ho scelto di tornare in base a programmi e obiettivi e per dimenticare la retrocessione del 2001".

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