venerdì, gennaio 07, 2005

I coach
MANTOVA. Alessandro Zorzi, trainer del Padova, lascia il parquet del PalaTe con il sorriso sulle labbra: “Lo spirito era positivio. L’obiettivo era di giocare il meglio possibile perché giocare bene può anche portare a vincere. Avevamo contro una squadra forte e che ha dimostrato di esserlo anche stasera. Direi che abbiamo giocato meglio nella prima parte. Nel terzo set ci siamo complicati tutto per la serie di errori. Otto attacchi sbagliati nel set? Già, otto regali, l’errore purtroppo paga sempre gli altri. Lo spirito di prima era scomparso, allora ho preferito fare la girandola di cambi pensando anche alla partita di sabato. Per noi la stagione è salvarci. Questo era un motivo agonistico in più che non avremmo avuto se fossimo stati eliminati nella prima gara. Fondamentali? Siamo partiti male in ricezione, poi meglio. A muro abbiamo preso le contromisure su Speringo, non molto su Frosini, sui centrali insomma. Da quando il muro ha cominciato a funzionare e il servizio a punzecchiare abbiamo dato qualcosa in più. La distribuzione in attacco è stata prevedibile perché la ricezione non ci ha permesso di più”. Gianandrea Marchesi, vice-allenatore del Burro: “Abbiamo sofferto più del previsto, ci può stare. Troppi errori, giocato male sia noi che loro. A sprazzi si sono visti bel gioco e buone individualità. Noi in certi momenti siamo stati vittime dalla tensione. Troppe cose facili sbagliate. Pensavamo a sabato, certo, il campionato è importante, ma lo è anche la Coppa. Forse credevamo il match più semplice. Ci siamo complicati la vita nel secondo set: eravamo troppo tesi, la partita non stava andando come volevamo, avevamo perso tranquiliità su certi fondamentali. Va bene, Coppa archiviata fino a febbraio”.

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